STORIA
Tra tutti i Borghi della Calabria spicca certamente quello della magica Melissa, che sorge tra rigogliosi vigneti ed incantevoli colline, da cui si può godere del panorama che guarda verso la costa sabbiosa del mar Ionio.
Si erge a 256 m sul livello del mare, con la sua peculiare struttura a gradoni. La cittadina, con i suoi 3.245 abitanti, nasce su un costone roccioso, nella fascia collinare compresa tra il Mar Ionio e il versante orientale della Sila Grande. Il centro storico conserva le suggestive caratteristiche di un tipico borgo feudale, con viuzze strette e raggiungibili solo a piedi e i resti di un’imponente cinta muraria. Melissa ha certamente origini antiche, risalenti forse alle colonizzazioni greche sulle coste ioniche e citate nelle “Metamorfosi” di Ovidio; il suo nome, dal greco “μέλισσα”, significa: “paese delle api e del miele”. La comunità, fin dall’epoca medievale fu soggetta al potere di vari feudatari: i De Micheli, di origine veneziana, i Campitelli e i Pignatelli. La popolazione tentò più volte di ribellarsi contro gli ultimi due dominatori, che usurparono le loro terre e sulle quali i contadini rivendicavano i loro diritti. Il malcontento continuò fino alla tristemente famosa data del 29 ottobre 1949, quando presso la contrada Fragalà, alcuni contadini cercarono di occupare le terre incolte; negli scontri con le forze dell’ordine 14 persone restarono ferite e 3 morirono sotto i colpi di arma da fuoco. L’artista Ernesto Treccani, nel 1979, dedicò alla comunità di Melissa un monumento ai Caduti di Fragalà, per celebrare coloro che lottarono e si sacrificarono per i diritti del popolo melissese.
Si erge a 256 m sul livello del mare, con la sua peculiare struttura a gradoni. La cittadina, con i suoi 3.245 abitanti, nasce su un costone roccioso, nella fascia collinare compresa tra il Mar Ionio e il versante orientale della Sila Grande. Il centro storico conserva le suggestive caratteristiche di un tipico borgo feudale, con viuzze strette e raggiungibili solo a piedi e i resti di un’imponente cinta muraria. Melissa ha certamente origini antiche, risalenti forse alle colonizzazioni greche sulle coste ioniche e citate nelle “Metamorfosi” di Ovidio; il suo nome, dal greco “μέλισσα”, significa: “paese delle api e del miele”. La comunità, fin dall’epoca medievale fu soggetta al potere di vari feudatari: i De Micheli, di origine veneziana, i Campitelli e i Pignatelli. La popolazione tentò più volte di ribellarsi contro gli ultimi due dominatori, che usurparono le loro terre e sulle quali i contadini rivendicavano i loro diritti. Il malcontento continuò fino alla tristemente famosa data del 29 ottobre 1949, quando presso la contrada Fragalà, alcuni contadini cercarono di occupare le terre incolte; negli scontri con le forze dell’ordine 14 persone restarono ferite e 3 morirono sotto i colpi di arma da fuoco. L’artista Ernesto Treccani, nel 1979, dedicò alla comunità di Melissa un monumento ai Caduti di Fragalà, per celebrare coloro che lottarono e si sacrificarono per i diritti del popolo melissese.
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